Unindustria, Turriziani lascia la presidenza ma traccia la rotta da seguire
Bonifica dei siti di interesse nazionale (Sin) mediante i fondi europei; snellimento delle autorizzazioni ambientali che bloccano lo sviluppo e che potrebber essere superate con la realizzazione del consorzio industriale del Lazio; creazione di un’Unione dei Comuni finalizzata a realizzare un’area metropolitana di oltre 150mila abitanti in grado di attrarre investimenti.
Cavalli di battaglia che Giovanni Turriziani, presidente uscente dell’organizzazione datoriale, ha portato avanti nel corso del quadriennio del suo mandato e che ora invita a non tralasciare. Un messaggio chiaro e forte, il suo, lanciato nel corso di una conferenza stampa tenuta nella storica sede di via del Plebiscito.
Un discorso deciso e senza fronzoli, che ha lasciato spazio all’emozione solamente quando ha ringraziato la struttura operativa di Unindustria, i vertici e i quadri dell’associazione e l’intero personale, “senza il quale – ha affermato – non avremmo potuto svolgere il grande lavoro portato a termine in questi quattro anni”.
I ringraziamenti
Il numero uno degli industriali ciociari, dopo aver rivolto un sentito ringraziamento al Prefetto di Frosinone Ignazio Portelli. “Una persona indispensabile – ha affermato – che mi ha permesso di intavolare un proficuo confronto sui problemi di questa terra e dal quale ho ottenuto importanti suggerimenti”, ha ringraziato anche ai comandanti provinciali della Guardia di Finanza e dei Carabinieri. Così come il Questore Leonardo Biagioli, il comandante dei Vigili del Fuoco Alessandro Gabrielli e il vescovo Ambrogio Spreafico.
Un passaggio lo ha riservato ai segretari delle organizzazioni sindacali “con i quali – ha fatto notare – ci siamo confrontati con grande rispetto e spirito di collaborazione, condividendo sempre l’obiettivo primario comune: la crescita del territorio”.
I temi affrontati
Quindi ha rilanciato la questione Valle del Sacco, le problematiche relative alla bonifica del Sin e l’annosa questione delle autorizzazioni ambientali. Facendo notare come l’impegno di Unindustria abbia prodotto l’introduzione di tempi certi per l’approvazione da parte di Arpa e Ispra del piano delle indagini preliminari e la definitiva chiusura del procedimento di bonifica nel caso in cui, a seguito di non superamento del Csc, la Provincia non concluda operazioni di verifica e di controllo nei successivi 90 giorni.
Sul tema del SIN e delle autorizzazioni, inoltre, ha aggiunto: “abbiamo registrato l’apertura delle principale sigle sindacali con le quali, abbiamo rivolto un appello ai Presidenti del Consiglio e della Regione Lazio, denunciando lo stallo dei procedimenti autorizzativi e di bonifica nel nostro territorio”. E poi l’Unione dei Comuni: “Un progetto di ricerca affidato all’Università Tor Vergata – ha argomentato – che ha messo in luce un ambito territoriale di area vasta di valenza metropolitana che, con il coinvolgimento di comuni contermini (Alatri, Ceccano, Ferentino, Frosinone, Patrica, Supino, Torrice, Veroli) conferma la possibilità di istituire una dimensione tra le più grandi tra quelle nazionali”.
Unindustria – ha precisato – ha svolto il suo ruolo, ora spetta ai Comuni attivarsi anche per richiedere le risorse. Tra l’altro in questo studio si rimarca l’importanza di avere una provincia con oltre 500 mila abitanti e un hinterland intorno alla città di Frosinone di 150 mila abitanti, condizione necessaria per attrarre investimenti”. Questo aspetto è stato preso in considerazione da Fs tanto che il progetto delle stazioni dell’Alta Velocità a servizio di tutto il bacino frusinate e del Cassinate per il collegamento veloce è finalmente realtà. Le fermate dell’ alta velocita su Frosinone e Cassino con la realizzazione in seguito di una nuova stazione Alta Velocità a Ferentino, vanno decisamente incontro a tutte le nostre aspettative e sono un segno concreto di speranza e di rilancio per un territorio importante della nostra Regione con un tessuto produttivo di primo ordine”.
Un focus sul ruolo dell’associazione
“Siamo di fronte a un periodo difficile e complesso per la nostra economia che purtroppo ormai va avanti da troppo tempo. A questo – ha proseguito – si aggiunge anche un cambiamento a livello del sistema Paese. Oggi il consenso si forma in tutti quei luoghi in cui si percepisce una distanza concreta rispetto ai luoghi in cui si concentrano le decisioni. Tutto ciò rappresenta un pericolo per la nostra società. È, pertanto, necessario recuperare il ruolo dei corpi intermedi. Unindustria è una grande organizzazione, connessa ai suoi associati e ai territori in cui le aziende lavorano, che opera per assicurare le condizioni migliori alle imprese. È luogo di incontro e discussione, per una crescita professionale, per un confronto, per mettere in comune progetti e problemi da risolvere insieme. Partecipare alla vita associativa è un modo per non rimanere soli a combattere tra le mille difficoltà”.
La questione Covid
“Con l’emergenza Covid gli uffici si sono adoperati per supportare le imprese nel fornire indicazioni ed interpretazioni sui Decreti e Ordinanze che si sono succedute da parte delle Istituzioni. Nel periodo compreso tra il mese di marzo ed inizio maggio l’Associazione di Frosinone ha avuto circa 500 contatti con aziende che hanno richiesto supporto per chiarimenti sui vari DPCM, e per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus negli ambienti di lavoro. Inoltre sono state supportate anche imprese che in questo periodo hanno saputo riconvertire la propria attività al servizio delle esigenze dell’emergenza sanitaria”
L’invito
“Auspico pertanto – ha concluso Giovanni Turriziani – che si rafforzino sempre più queste modalità di condivisione delle problematiche specifiche ed occasioni di raffronto concreto, perché ho avuto modo di verificare che i risultati si potranno raggiungere solo in questo modo”.