Frosinone 2022, partita a scacchi nel centrosinistra: Mauro Vicano fa la prima mossa
Una grande, enorme, partita a scacchi, quella all’interno del centrosinistra per Frosinone 2022. Con affondi e fughe mai viste. E delle quali non s’intuisce la fine. Al momento è noto solo lo svolgimento del tema, sconosciuto il finale. A fare la prima mossa, ovvero quella del ‘Cavallo’ che scavalca gli altri pezzi, è stato Mauro Vicano. Un’accelerazione, quella del direttore del distretto sanitario B, il cui obiettivo è portare allo scoperto il Pd. E non solo. La conferenza stampa di presentazione del suo progetto Civico, tenuta questa mattina al Caffe Minotti di Frosinone, ha, infatti, svelato una mossa di carattere politico. Vicano, nell’esternare ufficialmente la volontà di candidarsi a sindaco, ha ribadito più volte il concetto che per lui la scelta dovrebbe passare attraverso le primarie. <Aspetto di sapere – ha evidenziato – cosa decideranno i partiti di centrosinistra>. Un modo, come un altro, per inchiodare tutti alle loro responsabilità. Quindi l’annuncio che chiederà un incontro ufficiale al Psi, ribadendo la sua appartenenza a quel mondo fin da quando portava i pantaloncini corti. Più volte ha pure rimarcato di essere stato capogruppo del Pd nei consigli comunali di Veroli e Frosinone. Esternazioni servite per ribadire che ritiene piuttosto assurdi i niet espressi da politici appartenenti al suo stesso mondo. Così come da Stefano Pizzutelli e Cinque Stelle. Un passaggio lo ha riservato all’impegno profuso da Luca Fantini e Stefania Martini nel portare avanti il cosiddetto tavolo di centrosinistra. <Non capisco come mai – ha chiosato – se c’è la possibilità concreta di vincere le elezioni, non si proceda con un percorso comune attraverso le primarie. Io ho dato la mia disponibilità a partecipare. Tutti, però, a cominciare dal sottoscritto dovranno accettarne l’esito, e sostenere chi se le aggiudicherà. Se poi qualcuno vuole assumersi la responsabilità della terza sconfitta consecutiva – ha avvertito – faccia pure. Quel che serve è senso di responsabilità da parte di tutti>. Il suo appello.
Relativamente agli accordi con le Civiche, ha svelato l’esistenza di una trattativa con il consigliere provinciale Luigi Vacana e rapporti personali anche con Gianfranco Pizzutelli, Carlo Gagliardi e Carmine Tucci. Non tralasciando l’asse di ferro che lo lega ad Angelo Pizzutelli, capogruppo del Pd. <Persona capace – ha sottolineato – di ottenere 800 preferenze, e in futuro anche mille. Un lavoratore infaticabile, sempre pronto a raccogliere le istanze dei cittadini>. Su un eventuale accordo con Marini, ha rimarcato che <quando si doveva decidere sulla candidatura Michele sindaco, sono stato il primo a fare il suo nome. Tra noi c’è un’amicizia vera. Lui ha delle aspettative e delle ambizioni legittime ma le risposte politiche non posso darle io. Se vuole impegnarsi in questa campagna elettorale, sarebbe un’ottima notizia. E se dovessi essere eletto sindaco, gli proporrei un ruolo all’altezza>. Per quanto riguarda l’aspetto programmatico ha parlato della realizzazione di un Museo collegato a quelli Capitolini, e della realizzazione del Parco sul fiume Cosa. Infine, per quel che concerne la vicenda giudiziaria che lo riguarda, ovvero ‘l’Operazione Maschera”, ha affermato che punta al proscioglimento. “Ritengo di non aver commesso reati – ha concluso – ma anche in caso di rinvio a giudizio scenderò comunque in lizza per la fascia tricolore>.