Pompeo scrive a Conte sulla visita dell’Azzolina all’Agrario: mancata occasione di dialogo
Una lettera estremamente cordiale quella che il presidente della Provincia di Frosinone, Antonio Pompeo, ha inviato al presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte. Oggetto: la visita del ministro della Pubblica Istruzione, Lucia Azzolina, all’Istituto Agrario ‘Luigi Angeloni’ di Frosinone. Che non ha contemplato la presenza dei rappresentanti delle istituzioni territoriali e, quindi, anche del presidente della Provincia, competente in materia di edilizia scolastica. Proprio per questo Pompeo ha ritenuto opportuno sottolineare una procedura alquanto ‘inspiegabile’.
Il contenuto della lettera
“Caro Presidente, – scrive Pompeo – l’occasione mi è gradita per ringraziarLa dell’attenzione che il Suo Governo sta riservando al mondo della scuola in un momento di ripartenza che, però, ci vede ancora in piena emergenza sanitaria. Proprio perché massimo è l’impegno e lo sforzo delle istituzioni a tutti i livelli, che con sacrificio operano per garantire la sicurezza a docenti e studenti, ho ritenuto opportuno sottoporle le mie perplessità sulle modalità con cui si è svolta, oggi, la visita del Ministro dell’Istruzione a Frosinone. Sarebbe stato certamente un momento di confronto e dialogo sul grande lavoro che l’Amministrazione Provinciale, che mi onoro di rappresentare, ha messo in campo per la riapertura degli istituti superiori nei termini stabiliti, grazie allo sforzo e alla responsabilità corali che non hanno conosciuto battute d’arresto”.
Un’insolita procedura
“Come Presidente della Provincia e dell’Unione Province del Lazio, amministratore del territorio ma anche come padre di due ragazzi che frequentano queste stesse scuole, avrei volentieri mostrato al Ministro i numerosi e poderosi interventi che il nostro Ente ha realizzato, in tempi e condizioni difficili, per fare in modo che docenti e studenti potessero riprendere le lezioni in piena sicurezza. Purtroppo, però, inspiegabilmente lo svolgimento della visita ha seguito una procedura ‘privata’ che non ha coinvolto i rappresentanti delle istituzioni territoriali e, nel mio caso, un Ente che ha, tra le sue funzioni principali, proprio quella dell’edilizia scolastica”.
Il mancato confronto
“Ho appreso che il Ministro, peraltro, ha pronunciato parole di sincero apprezzamento per la realtà scolastica che ha conosciuto oggi, avendo avuto la possibilità di toccare con mano il grande lavoro degli amministratori locali, cuore pulsante dell’Italia che non si arrende. Sono certo che Lei, Signor Presidente, comprenderà queste mie parole dettate unicamente dalla volontà di testimoniare come la ripartenza del nostro Paese inizi dalla base, dai comuni e dalle città che fanno grande, coraggiosa e bellissima la nostra nazione. Con profonda stima”.