Rapporto Mafie nel Lazio, in Ciociaria la camorra investe nello spaccio e nel gioco d’azzardo
Presentato a Roma, nella villa confiscata al clan Casamonica, il Rapporto Mafie nel Lazio, V edizione. Un resoconto delle principali inchieste giudiziarie sulle organizzazioni criminali nel periodo che va da gennaio 2019 a febbraio 2020. All’evento ha partecipato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, Gianpiero Cioffredi, Presidente dell’Osservatorio Legalità e Sicurezza della Regione Lazio, il Colonnello Francesco Gosciu, Direttore della Dia di Roma, Andrea Riccardi, il Fondatore della Comunità di Sant’egidio e il Prefetto di Roma, Matteo Piantedosi.
Riciclaggio, traffico di droga anche internazionale, investimento di capitali illeciti, gioco d’azzardo e usura sono solo alcuni degli ambiti di azione di ‘ndrangheta, camorra e soggetti legati a Cosa nostra. E le loro relazioni con le mafie locali sono l’elemento che preoccupa molto per il moltiplicarsi dei reati e dei contesti criminali.
La situazione nel Frusinate
Anche la provincia di Frosinone è interessata dalla presenza di alcune significative espressioni della criminalità mafiosa, soprattutto di clan camorristici di origine casertana, attivi nel traffico e nello spaccio di stupefacenti. Riscontri investigativi hanno inoltre, nel tempo, evidenziato gli interessi dei casalesi, dei Misso, dei Mazzarella anche nel settore del gioco, utilizzato per il riciclaggio di denaro in settori quali il bingo, la raccolta delle scommesse sportive ed ippiche, i videopoker e le cd. new slot.
Altri dati rendono le dimensioni del fenomeno oggetto al centro del Rapporto: quelli relativi ai beni confiscati alle mafie nella regione. Attualmente nel Lazio 1.243 beni sono in gestione da parte dell’agenzia nazionale e 821 sono stati destinati al riutilizzo sociale e istituzionale, come previsto dalla legge. In provincia di Frosinone sono 122 quelli in gestione e 105 quelli destinati al riutilizzo. Per quel che riguarda infine le illegalità economiche, la Banca d’Italia segnala per il Lazio 10.567 operazioni sospette di cui 9.037 a Roma. Il dettaglio di questi e altri numeri nel Rapporto che sarà scaricabile integralmente come ogni anno sul portale dell’Osservatorio regionale per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio.